domenica 25 ottobre 2009

CHINA IS BETTER!

Avete voglia di partire per un’esperienza all’estero ma non ne siete pienamente convinti?
Avete voglia di scoprire un mondo diverso da quello da cui provenite?
Howl vi porta come testimonianza l’esperienza di una compagna di Istituto.

La Cina è ormai diventata un luogo nell’immaginario collettivo costituito da un incrocio di leggende metropolitane, false credenze e numerosi pregiudizi.
Quante volte abbiamo sentito dire “I cinesi sono tutti uguali”, “la Cina è solo una grande fabbrica!”..?
Questo perché l’occidente ha sempre preferito esorcizzare la realtà piuttosto che affrontarla.
Possiamo allora arrivare al concetto di “xenofobia” (Xeno=straniero, Fobia=paura) ossia la paura del diverso che è superabile soltanto attraverso la conoscenza, la possibilità di mettere alla luce le diversità per capirle ed accettarle.

Il racconto che vi portiamo è quello di Francesca Triglia, giunta ormai all’ultimo anno del liceo scientifico, e tornata da poco in Italia dopo 10 mesi trascorsi nello Stato asiatico.
Ha risieduto nel capoluogo di una regione situata a nord-est della Cina, al confine con la Russia e la Mongolia e si ritiene soddisfatta del livello linguistico raggiunto, dimostrandosi modesta con un “ma avrei potuto fare anche meglio”.
Si è esposta in maniera decisamente orgogliosa e realizzata rispetto alla sua esperienza, si è trovata molto bene con la gente del posto definendoli disponibili e molto accoglienti.
Nonostante le notevoli differenze rispetto al nostro Paese, a partire da quelle a livello scolastico, non ha trovato alcuna difficoltà nell’ambientarsi, al contrario del pensiero comune.
Ha stretto forti amicizie con molte persone e, grazie ad Internet, ha ancora la possibilità di mantenere i rapporti.

E’ stato difficoltoso ambientarsi?”
“No, al contrario di quello che si pensa solitamente. I cinesi sono carini!Come modo di fare intendo.. “
Cosa ti è mancato dell’Italia?Di casa tua?”
“Niente”“Cosa ti mancherà di più della Cina?”
“Sicuramente gli amici, poi la scuola e il cibo che è davvero buonissimo!”
Potresti descriverci una giornata tipo?”
“La mia giornata era piuttosto lunga ed intensa.
Sveglia alle 5.30, alle 7.00 ero a scuola fino alle 19.00 con una pausa pranzo di 45 minuti, per poi tornare a casa e studiare fino circa a mezzanotte”
Cos’hai imparato di te stessa durante questo viaggio?”
“Quando si fanno esperienze di questo tipo si impara sempre qualcosa, io ho imparato a cavarmela, perché sono cose che , prima di provarle, portano a pensare: “ Non ce la farò mai!”, poi ti ci trovi dentro e impari a sbrigartela da solo.”
“Quanto pensi che questa esperienza possa andare ad incidere sul tuo futuro?”
“ Beh, la mia aspirazione sarebbe quella di andare a lavorare là, o in un’azienda di marketing oppure nell’ambito ospedaliero. Quando ero là ho persino ricevuto una proposta di lavoro presso un ospedale!”
“Ora invece sei tu ad ospitare un ragazzo straniero, tedesco,a casa tua. Come sta andando quest’altra esperienza?”
“Direi bene anche se la definirei piuttosto impegnativa.”

Ora vi sentite pronti a partite o siete ancora più confusi?
Sperando di esservi stata d'aiuto,


Giulia Bedini.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"alle 7.00 ero a scuola fino alle 19.00 con una pausa pranzo di 45 minuti, per poi tornare a casa e studiare fino circa a mezzanotte"

Detto questo, che altro dire di più?



Giorgio