domenica 10 febbraio 2008

Perchè ridiamo?

La risata di un uomo è dovuta ai sentimenti che in quell’istante prova la persona. Volete sapere i sintomi? Ecco qua. Si fa un profondo respiro. Si getta la testa all'indietro.
I muscoli del volto, del collo, del diaframma, dell'addome si tendono e dalla bocca esce un suono regolare, esplosivo a irrefrenabile. Quando il fiato è esaurito, si inspira altra aria a le variazioni sillabiche riprendono. Se sono vigorose e intense, i muscoli di mandibole e addome cominciano a dolere e gli occhi a lacrimare.
La risata è un linguaggio universale che conoscono addirittura le scimmie primate. Queste sono parole di Charles Darwin: "Sia negli uomini sia nei primati la risata è legata a un atteggiamento giocoso, anche se in questi ultimi è sempre prodotta da un contatto fisico, come il solletico o la finta lotta".
Il modo in cui si ride è però diverso per tutti: chi emette acuti stridi, chi cornacchia, chi fa fatica ad emettere suoni e chi invece ha una risata fortemente contagiosa. In genere ridiamo quando siamo predisposti, di buon umore, allegri. Esistono infatti diversi tipi di risata.
In genere, si tratta di una risposta emotiva di fronte all'esperienza del comico, o di sensazioni intense di allegria, piacere, benessere, ottimismo. Tuttavia, la risata può anche avere il ruolo di sfogo di emozioni di segno opposto, come la tristezza e la rabbia (in tal caso, nel linguaggio comune, si parla di risata nervosa).
Ci sono anche cause fisiche che possono stimolare la risata a prescindere da qualunque contesto emotivo; per esempio il solletico o l'inalazione di ossido di azoto (detto proprio per questo motivo "gas esilarante").
Nella storia diverse persone importanti parlarono della risata: Platone pretendeva che fosse regolamentata nella sua Repubblica perché poteva disturbare l'ordine costituito; Socrate ne raccomandava un uso parsimonioso, come il sale; Aristotele sosteneva che distinguesse l’uomo dalla bestia; Pitagora invece la proibiva ai suoi discepoli; Sigmund Freud la vedeva come una valvola di sicurezza per sfogare energia repressa.
Alcuni medici sostengono che aumentando il battito cardiaco faccia male, ma penso invece che sia il gesto più sano e liberatorio che una persona può compiere.
Samuele Pignedoli

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