venerdì 25 gennaio 2008

This Is The End, la tragedia da Jim Morrison a Sofocle

“Fuck your mother, kill your father!”: così recita la conclusione di The End, famosa canzone dei The Doors e colonna sonora del film di Francis Ford Coppola Apocalypse Now.
Non è come può sembrare una squallida perversione nata dal genio maledetto di Jim Morrison, ma deve essere letta come uno dei tanti richiami alla letteratura presenti nei testi musicali di ogni genere.
Questo breve verso ci riporta al mito dell’Edipo Re: la tragedia di Sofocle narra di un re che, dopo aver scoperto di aver ucciso suo padre e sposato sua madre, si acceca per punirsi.
Jim Morrison reinterpreta questo passo caricandolo di un significato ancor più profondo.
“Kill your father” significa LIBERATI da tutti gli insegnamenti che ti sono stati inculcati da bambino, LIBERATI da tutti gli schemi che per un qualsiasi motivo non sono tuoi, LIBERATI da tutto ciò che ti impone questa società malata dove il metro di giudizio non è altro che il denaro e l’aspetto esteriore.
“Fuck your mother” in realtà significa: “torna a quella che è la tua natura, vivi secondo natura”.
Si rivolge alla madre perché simbolo di fecondità. Della madre come della natura ti puoi fidare, non ti mentirà mai. Allora toccala, vivila, godila, torna all’essenza. É carne, la puoi assaporare, è concreta, terribilmente concreta forse spaventosamente concreta.
Sarà per questo che ci allontaniamo da lei?
Questa forma provocatoria in cui è espresso il concetto – e la base musicale quasi ultra-terrena su cui si innesta – la rendono simile ad una formula ipnotica: le parole kill e fuck si lanciano – volendo richiamare un’altro grande cantautore, Bob Dylan – come una pietra che rotola, come un macigno nella propria testa. Esse penetrano nelle proprie sinapsi e confondono, possiedono.
Quando la canzone finisce, dopo 10 minuti, ti ritrovi stremato e hai ancora questo masso che ti schiaccia, non se ne vuole proprio andare. Senti che te ne devi liberare al più presto, allora sentirai il bisogno di spogliarti di ogni schema, di immergerti nella tua natura e di scoprirne l’essenza, come se fosse l’unico modo per liberarsi da questo peso e ritrovarsi.
Questo era solo uno dei tanti esempi che si possono trovare a conferma del risonante parallelismo tra musica e letteratura.
La poesia non è solo noia come c’è la vogliono far passare a scuola, ma è soprattutto passione!
(Foto di Yamilka Rosa / flickr.com/photos/iamilk/)
(Foto di Marco De Stabile / flickr.com/photos/d_e_s_t_a/)
Francesco Corradi

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