Un anno fa moriva il reporter polacco Ryszard Kapuscinski, instancabile viaggiatore, giornalista e poeta alla ricerca dell'umanità, ponte vivo tra popoli e culture, difensore del dialogo, testimone delle piccole meraviglie che costellano l'esistenza quotidiana e che lui amava chiamare imponderabilia.
Giornale Howl vuole iniziare il suo cammino ricordando la figura e l'esempio di Kapuscinski, affidandosi agli insegnamenti di cui ha costellato i suoi libri nel tentativo di pensare un nuovo giornalismo.
Del lascito della sua esperienza, della sua intensa attività, ne scriveremo nei prossimi giorni. Intanto, ne riportiamo un pensiero, il primo di una serie che insieme a quelli di altri scrittori e maestri convocheremo per dare forma e direzione all'urlo creativo.
"Il vero giornalismo è quello intenzionale, vale a dire quello che si dà uno scopo e che mira a produrre una qualche forma di cambiamento" - da Lapidarium
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