Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria.
La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia.
Sarebbe sciocco negarlo e negarne i segni:
Il disconoscimento della solidarietà umana,
L'indifferenza ottusa o cinica per il dolore altrui,
L'abdicazione dell'intelletto o del senso morale davanti al principio d'autorità,
E principalmente, alla radice di tutto,
Una marea di viltà, una viltà abissale,
In maschera di virtù guerriera, di amor patrio e di fedeltà a un'idea.
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