1° ottobre 2009 : la società accoglie tra le sue braccia tentacolari il tanto atteso vaccino contro l’influenza A/H1N1.
Un nome che sembra già richiamare paura e insicurezza portando inevitabilmente la gente a credere sempre di più ai mass-media, creatori di una realtà esagerata e allarmista, costruita utilizzando un unico strumento: il terrore.
Sì, esatto, terrore.
Tutte le fonti d’informazione ci hanno bombardato giorno dopo giorno parlandoci di questa nuova influenza che si sta diffondendo in Europa.
Chiunque sa già quali sono gli effetti e da dove viene questo virus, quindi non vi starò ad assillare con informazioni che oramai tutti conoscono; vorrei, però, parlare del nocciolo della questione, di ciò di cui tanto si è detto in questi mesi attendendo ansiosamente la data d’inizio: il via al vaccino contro la temutissima influenza A/H1N1.
I medici e le persone che lavorano nei servizi sono stati i primi a ricevere il benefico elisir, poi è stato il turno delle categorie “a rischio” (i malati cronici e bambini con gravi malattie cardio-respiratorie) mentre i giovani fino ai 27 anni dovranno attendere pazientemente fino a gennaio 2010.
Ma la domanda che sporge spontanea è questa: Cosa contiene il vaccino e quali sono le sue controindicazioni?
Di solito i componenti dei vaccini sono virus morti o depotenziati, ma anche antibiotici e sostanze chimiche… il vaccino che è stato somministrato in Italia a causa della pandemia contiene invece una sostanza chiamata MF59 , conosciuto anche come Squalene , che ha lo scopo di aumentare la risposta immunitaria del nostro corpo alla malattia.
Inoltre lo Squalene è una sostanza già presente all’interno del nostro organismo e, in particolar modo, nel sistema nervoso.
Questo fatto non darebbe, in una situazione normale, alcuna ragione al sistema immunitario di aggredirlo.
Al contrario, quando la sostanza in questione viene iniettata, questa ha un “anormale” ingresso all’interno del corpo che fa si che venga considerata nociva dal sistema immunitario e, di conseguenza, aggredita ovunque si trovi (dal sangue al sistema nervoso).
Non male, come primo effetto collaterale.
L’influenza crea il panico tra persone incapaci di documentarsi. Ricordiamoci, però, che tutto quello che dicono i giornali ed i mass-media in generale non sono verità assolute! Non è informazione, ma un insulto all’intelligenza umana… basta aprire qualsiasi sito libero ed indipendente per capire cosa ci stanno facendo credere!
Allora iniziamo a farci delle domande, ad essere critici e attivi nel mondo in cui viviamo.
Pensate forse che questa Influenza non sia un business per le case farmaceutiche? Ma certo che si.
La Novartis, la famosa multinazionale svizzera che opera nel settore farmaceutico, risponde alle necessità di mercato, ovvero a tutte quelle persone che temono il virus.
Dopo le numerosissime richieste, il colosso farmaceutico ha prodotto il vaccino in questione, ovviamente senza testarlo adeguatamente poiché il tempo non è stato sufficiente, e a questo ha aggiunto lo squalene che lo rende più potente e permette di venderne una quantità di dosi che risponde maggiormente alle richieste.
Tutto ciò viene fatto per denaro, per quel mercato fittizio creato ovviamente dai media e dall’OMS ingigantendo le insicurezze della società.
Ora vi riporto le parole del Dott. Viera Scheibner: “Lo squalene contribuì alle reazioni a cascata chiamate “Gulf War Syndrome” (sindrome della Guerra del Golfo) documentate nei soldati coinvolti nella guerra del Golfo.
I Sintomi da loro sviluppati includevano: artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni cutanee fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non guaribili, ulcere da afte, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, cambi di umore, problemi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, alto tasso di sedimentazione degli eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno di Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica etc.”
Alquanto scioccante.
E io, noi, dovremmo prendere un vaccino che teoricamente previene a un determinato virus, ma produce tutti questi effetti collaterali?
Non abbiamo ancora capito che non si può produrre un vaccino in soli 4 mesi e non lo si può testare e controllare in sole due settimane…
In ogni caso, questa temutissima influenza ha un tasso di contagio e mortalità inferiore alla normale influenza stagionale.
La prevenzione è importante: non solo buone norme igieniche, ma anche buona alimentazione, buona forma fisica e buona documentazione.
In circa 5 anni, secondo i giornalisti più fanatici, saremmo dovuti morire almeno 3 volte: una volta per la mucca pazza, un altro anno per l’aviaria e infine per la febbre suina.
Insomma si passano mesi in cui non si fa altro che parlare di nuovi virus che porteranno l’uomo verso un futuro incerto e disastroso; passati un tot di mesi basta, non se ne parla più, e quel determinato bacillo viene accantonato e dimenticato, come se fosse stato bandito dalla faccia della terra.
E noi stiamo qui, zitti, immobili ad accettare questa realtà così fasulla e ipocrita, così evidentemente subdola.
È ora di darci un taglio a questa politica del terrore, gli spettri della società non sono solo la pandemia e il vaccino ma sono ben altri e li abbiamo qui davanti ai nostri occhi. Forse, troppo vicini per accorgerci che sono quelli.
Sara Fabbiani.
Fonti: “Terranauta”
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