oltre il grido
della carne
nessuna chiave
ci rinchiuderà ;
fuga
nella prima
oscurità .
Anna Palazzi
Howl n°11
venerdì 12 febbraio 2010
cose assurde
In un paese del nostro Appennino, due fratelli hanno comprato un maialino piccolo, lo hanno messo in una piccolo pertugio, dove c’era un buco, da piccolo il maiale riusciva ad uscire, ma arrivato a 2 quintali, quando è arrivato il momento di macellarlo, non usciva più dal buco, quindi hanno dovuto lavorare per distruggere le pareti.
Un tale racconta di un suo viaggio verso la Svizzera, che il treno è partito che c’era la neve, la galleria era così lunga, che quando è arrivato c’erano già le ciliegie mature.
Si racconta che una talpa scavando sotto terreno ,aveva fatto cadere i pali della luce e del telefono, i paesani del posto, dopo tanti appostamenti, l’hanno catturata e per punirla, l’hanno sepolta viva.
Un tale che si trovava in un parco francese, è stato sorpreso vicino a un laghetto di anatre, gli si avvicina una guardia parco e gli dice”lei sta rubando le anatre” e lui gli rispose: “No gli sto insegnando a nuotare”.
Si racconta che in un paese di montagna ci furono alcune giornate freddissime, un uomo tornando da una osteria, dopo avere bevuto qualche bicchiere in più lungo la strada del ritorno, gli scappava così forte la pipì, che si è dovuto fermare a farla, la pipì gelava subito prima di andare a terra, che si era formato un arco di ghiaccio.
Sempre in quel paese e sempre per il freddo erano gelate tutte le galline, che gli abitanti, hanno dovuto portarle vicino alla stufa, poi era nevicato così tanto che le galline “portavano gli stivali e beccavano le stelle”.
Sebastiano Beretti
Un tale racconta di un suo viaggio verso la Svizzera, che il treno è partito che c’era la neve, la galleria era così lunga, che quando è arrivato c’erano già le ciliegie mature.
Si racconta che una talpa scavando sotto terreno ,aveva fatto cadere i pali della luce e del telefono, i paesani del posto, dopo tanti appostamenti, l’hanno catturata e per punirla, l’hanno sepolta viva.
Un tale che si trovava in un parco francese, è stato sorpreso vicino a un laghetto di anatre, gli si avvicina una guardia parco e gli dice”lei sta rubando le anatre” e lui gli rispose: “No gli sto insegnando a nuotare”.
Si racconta che in un paese di montagna ci furono alcune giornate freddissime, un uomo tornando da una osteria, dopo avere bevuto qualche bicchiere in più lungo la strada del ritorno, gli scappava così forte la pipì, che si è dovuto fermare a farla, la pipì gelava subito prima di andare a terra, che si era formato un arco di ghiaccio.
Sempre in quel paese e sempre per il freddo erano gelate tutte le galline, che gli abitanti, hanno dovuto portarle vicino alla stufa, poi era nevicato così tanto che le galline “portavano gli stivali e beccavano le stelle”.
Sebastiano Beretti
L'appennino è vicino
La nostra scuola ci offre, anno dopo anno, una grande quantità di iniziative, progetti, possibilità di crescita e di nuove conoscenze.
Sta poi a noi, studenti, farci conoscere, spendere tempo ed energie, in ottica futura, per cercare di accendere una lampadina sulla nostra strada.
Allora ecco che molte azioni che compiamo le cominciamo per curiosità, quasi per caso e questo si rivela poi alla fine qualcosa di veramente interessante.
Ed è così che un anno fa, noi gruppo delle ormai ex-quarte, tra liceo , ITI, geometri, abbiamo deciso di aprire una finestrella sul mondo e sul nostro futuro. Grazie al gruppo EFPE e alla comunità montana, ci siamo resi conto dell’importanza di tutto ciò che è marketing e comunicazione, promotori di oggetti e persone, studiando anche ogni minima pubblicità.
Siamo partiti da strategie di grandi colossi mondiali, fino ad arrivare allo studio dei nostri monti, della nostra storia e della nostra mentalità.
Molte volte fuggiamo da tutto ciò che siamo, cerchiamo fuori dalla propria normalità qualcosa che ci colpisca.
Più che giusto.
Peccato che, molte volte, ci accorgiamo che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è proprio accanto a noi; non ne siete convinti?
L’Appennino è vicino… su youtube!
I ragazzi del progetto
Howl n°11
Sta poi a noi, studenti, farci conoscere, spendere tempo ed energie, in ottica futura, per cercare di accendere una lampadina sulla nostra strada.
Allora ecco che molte azioni che compiamo le cominciamo per curiosità, quasi per caso e questo si rivela poi alla fine qualcosa di veramente interessante.
Ed è così che un anno fa, noi gruppo delle ormai ex-quarte, tra liceo , ITI, geometri, abbiamo deciso di aprire una finestrella sul mondo e sul nostro futuro. Grazie al gruppo EFPE e alla comunità montana, ci siamo resi conto dell’importanza di tutto ciò che è marketing e comunicazione, promotori di oggetti e persone, studiando anche ogni minima pubblicità.
Siamo partiti da strategie di grandi colossi mondiali, fino ad arrivare allo studio dei nostri monti, della nostra storia e della nostra mentalità.
Molte volte fuggiamo da tutto ciò che siamo, cerchiamo fuori dalla propria normalità qualcosa che ci colpisca.
Più che giusto.
Peccato che, molte volte, ci accorgiamo che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è proprio accanto a noi; non ne siete convinti?
L’Appennino è vicino… su youtube!
I ragazzi del progetto
Howl n°11
Donna
La parola donna deriva dal nostro amato latino “domna”, forma sincopata di “domina” ossia “padrona”. L’utilizzo di questo termine prese vita nel Duecento in Toscana, per poi diffondersi in tutta Italia. Prima veniva infatti utilizzato il termine “femmina”. Questa figura è sempre stata piuttosto discriminata in molte culture e in contesti storici precedenti all’oggi, nei quali veniva riconosciuto alla donna soltanto la capacità di procreare e di prendersi cura della prole, della famiglia e della casa. Ancora oggi esistono culture dove la donna presenta una condizione simile di considerazione e, per questo, subisce maltrattamenti ed onte. Prendiamo come esempio uno dei più discussi e rilevanti: la condizione della donna nell’Islam. La complessa relazione tra la donna e l’islam viene trattata sia dai testi islamici, sia dalla storia e dalla cultura del mondo islamico. Il testo religioso principale, il Corano, ci rivela l’uguaglianza tra uomo e donna di fronte al proprio Dio ma a legge islamica, la Sharia, comprende, invece, distinzioni tra i ruoli di genere, i diritti e i doveri dei due sessi. Abbiamo perciò, tra gli interpreti delle norme giuridiche, differenti correnti di pensiero che si distinguono tra i più conservatori, i quali sostengono che le diversità tra uomo e donna siano dovute a differenti status e responsabilità e tra il liberalismo musulmano, il femminismo islamico ed altri gruppi che hanno esposto argomentazioni ed interpretazioni più aperte ed innovative rispetto al pensiero tradizionale. Va detto che nei paesi a maggioranza musulmana vengono concessi alla donna vari diritti per quanto riguarda il matrimonio, il divorzio, i diritti civili, lo status legale, l’abbigliamento e l’istruzione basandosi sulle diverse interpretazioni della dottrina islamica e sui principi di laicità. Tale situazione è notevole in quanto come Capi di stato di questi territori ci sono delle donne. Sicuramente questo è un importante traguardo raggiunto dalle donne islamiche, ottenuto grazie al lavoro e al sacrificio di associazioni e movimenti a difesa di esse. Tuttavia non occorre parlare in termini troppo generali sulla conquista di questi diritti, in quanto è necessaria un’analisi più attenta dei singoli Paesi islamici, ancora una volta distinti tra i più tradizionalisti, dove la donna viene considerata inferiore, e quelli con una visione più equa.
Non soltanto la donna islamica, però, nel corso della storia è riuscita a raggiungere determinati diritti, ma bensì l’intero mondo femminile. Attraverso numerose battaglie storico-sociali oggi possiamo vedere a capo di uno Stato, di un Ministero o anche soltanto di un’importante azienda una donna. Percorriamo, allora, alcune tappe fondamentali di questa affermazione attraverso fatti storici.
-Il suffragio femminile
1945: le diciottenni italiane possono votare, per il Senato occorrono 25 anni.
In molti paesi, fra cui alcuni di quelli che oggi vengono considerati “inferiori”, alle donne spettava già tale diritto: Albania, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bolivia, Brasile, Burma, Canada, Filippine, Finlandia, Irlanda, Islanda.
Giulia Bedini Howl n°11
Non soltanto la donna islamica, però, nel corso della storia è riuscita a raggiungere determinati diritti, ma bensì l’intero mondo femminile. Attraverso numerose battaglie storico-sociali oggi possiamo vedere a capo di uno Stato, di un Ministero o anche soltanto di un’importante azienda una donna. Percorriamo, allora, alcune tappe fondamentali di questa affermazione attraverso fatti storici.
-Il suffragio femminile
1945: le diciottenni italiane possono votare, per il Senato occorrono 25 anni.
In molti paesi, fra cui alcuni di quelli che oggi vengono considerati “inferiori”, alle donne spettava già tale diritto: Albania, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bolivia, Brasile, Burma, Canada, Filippine, Finlandia, Irlanda, Islanda.
Giulia Bedini Howl n°11
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