Eccovi miei cari buongustai, esperti nel gusto e nella scelta, dal palato fino e anche un po’ pignolo. Benvenuti nella mia cara e umile mensa, dove si servono piatti di prima qualità, dove il cambiamento è all’ordine del giorno, seppur inaspettato e sotto sotto, ma là dietro al bancone, un po’ odiato. Eppure di clienti ne abbiamo a bizzeffe, alcuni storcono un po’ il naso, altri fanno i preziosi ma alla fine cedono sempre alla tentazione, altri ancora non vorrebbero nemmeno entrare e si siedono un po’ in disparte.
Che dire, non sto più nella pelle e lasciatevi che vi illustri le mie specialità preparate con tanta pazienza e altrettanta scrupolosità. Come antipasto vi consiglierei un bel “Taglio sulla ricerca” ottimo piatto per incominciare una cenetta coi fiocchi, cavallo di battaglia della nostra espertissima cuoca, magari da assaporare con un bel “Gelmot” dell’94, ottimo vinello fermo e dalla mostatura estremamente arcaica. Nessun progresso, nessun miglioramento, solo segreti di vecchia data.
Procederei azzardando con bel primo, sostanzioso dal retrogusto un po’ tagliente ed elettrizzante “ore da 60 minuti” il nome potrebbe provocarvi un lieve sussulto, data la sua durata, niente paura i nomi dei primi piatti lasciano un po’ il tempo che trovano come “Le lunghe Giornate Pomeridiane” ma non preoccupatevi avrete tutta una serata per abituarvici , che vi sembrerà lunga come un anno o addirittura come anni, se non avrete qualche tisana post-cena.
Il secondo piatto è semplicemente una prelibatezza, ma vi sono più controindicazioni, se avete fatto fatica a digerire il primo, dubito che ce la farete con quello che vi sto per illustrare, poiché è un bomba, che arriva dritta allo stomaco e subito dopo invocherete come una musa il caffè e l’ammazza caffè; Beh tenetevi forte, noi dell’ Osteria la chiamiamo con tanto onore e ardore “Allenati per la vita” unico piatto ideato dal nostro macellaio Russo, seguendo i capisaldi del Made in Italy, aromatizzata da un briciolo di egocentrismo. Se il vostro fegato non sta ancora gridando aiuto, allora ordinate una bella glassa verde con sopra quel disegno, ma si quel sole, che se la mia memoria non mi tradisce va così tanto di moda in questi tempi anche sui tappeti, sui banchi sulle vetrate soprattutto nelle scuole.
Dopo aver tirato un sospiro, non di sollievo, data la vostra pancia trionfante , sarete lieti di chiamare un qualche timido cameriere per avere il conto salato, anzi salatissimo, ma per una cena così mai guardare il portafoglio, se mai con quanti soldi eravate entrati.
E allora lasciatevi che vi dia un consiglio spassionato, non arrivate in queste misere condizioni è terribilmente imbarazzante , sempre meglio prevenire varie ed eventuali ……… conseguenze, non trovate?
Sara Fabbiani
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