martedì 15 novembre 2011

21° numero di HOWL online!

21° numero di HowL
E' uscito il nuovo numero di HowL!



Leggere o scaricare il 21° numero è semplice: clicca sull'immagine a lato e potrai leggerlo comodamente nella nuova versione online..


...E continua a seguirci!



lunedì 3 ottobre 2011

PRIMA RIUNIONE DI REDAZIONE!

PRIMA RIUNIONE di HowL: MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE 2011, dalle ore 14.30 presso la biblioteca dell'istituto Cattaneo Dall'Aglio. Siete invitati a partecipare, perché come ben saprete la nostra redazione è da SEI anni aperta a tutti. PASSAPAROLA! 

-La Redazione-





Lo storico logo che ci ha accompagnato nei nostri primi cinque anni


lunedì 13 giugno 2011

La Nuova Tendenza: Fieri di Essere Nati Così. di Chiara Nizzi:

La prima impressione è quella che conta.

L’abito non fa il monaco.
Morale proverbiale: l’aspetto è importante, sia che venga curato, sia che venga architettato in modo che mostri l’esatto contrario della personalità del modello. Tutti partono a giudicare da ciò che vedono.
Una cosa è certa: nessuna generazione è mai stata fissata con le stravaganze della moda e dell’arte di mutare il proprio aspetto quanto quella corrente. La nostra.
In giro si vede di tutto, da ragazzi dark e punk fino ai confini dell’assurdo a fianco di gente  tiratissima, oltre i limiti dell’odioso. In un certo senso è l’estremismo ad andare di modo, tanto da arrivare a cambiare perfino il modo di porsi di una persona, tanto che qualcuno arriva addirittura a lasciarsi morire di fame pur di trasformare il proprio corpo in quello di un manichino da vetrina, l’agognato ideale di magrezza.
Ma…in un mondo dove l’anoressia ostentata ha stufato (troppi film, troppi libri, troppe chiacchiere) , e la ricerca della perfezione si è ridotta a una gara noiosa e ossessiva a chi se la tira di più, ecco che i cantanti hanno deciso di andare contro corrente. Qui si cambia musica e si lancia una nuova tendenza, che speriamo prenda piede anche al di fuori del panorama musicale.
La moda dell’anno, negli studi discografici, è: essere fieri di ciò che si è!
Per la verità, la prima a uscire con un messaggio del genere scritto nel testo di un suo singolo era stata Cristina Aguilera molti anni fa-nel 2002- con Beautiful, però nessun altro cantante l’aveva seguita nella sua rivolta alla regola del bello per foza.
Al giorno d’oggi invece molte reginette del pop marciano su questo ritmo, per prima Katy Perry.
Secondo lei, baby, tu sei un fuoco d’artificio: non aver paura di esplodere in tutta la tua sorprendente personalità, lasciando tutti a bocca aperta.
Il video di questa canzone- con, tra le altre cose, la ragazza grassa che trova il coraggio di spogliarsi davanti agli altri durante una festa in piscina e il bacio gay,-presenta qualche analogia con quello di Beautiful.
Una delle odiate stelline emergenti della Disney, Selena Gomez, ha recentemente lanciato il suo ultimo singolo, una canzoncina spensierata che s’intitola Who Says [Chi Dice].
Sì, perché in fondo, amico lettore, chi dice che non sei perfetto? Chi dice che non sei carino o addirittura presidenziale? Dimmi chi ha detto una cosa del genere!
E poi, per ultima proprio perché è la più importante (rullo di tamburi…dai, che ci siete già arrivati), c’è lei, l’usurpatrice mostruosa (i suoi fan la chiamano Mamma Mostro per via di un suo Cd The Monster) di Madonna: Lady Gaga, imperatrice delle discoteche.
Il suo pezzo è l’esplosivo Born This Way dove il ritmo è così particolare da essere totalmente diverso da qualsiasi precedente canzone di Gaga, tanto che non sembra neppure lei.
La signora dalle mille parrucche ci informa di essere nata così e di non vergognarsi per niente.
Che ha voglia di criticare se lo prenda in quel posto, insomma, perché se spesso la musica si è rivelata lo specchio delle caratteristiche di una generazione o di una decade, allora questo vuol dire che stiamo cominciando sul serio a stancarci degli ideali di perfezione imposta ormai da qualsiasi cosa-giornali, tv, riviste, gente varia- e dei difetti immaginari.
Queste proteste cantate sono un “Piantala!” secco e deciso alla società della bellezza costruita. Ognuno è bellissimamente sé stesso, chiunque ha voglia di sentirsi come uno stupendo fuoco artificiale ogni tanto e,soprattutto, la verità suprema è che anche se magari sei davvero un brutto anatroccolo, c’è qualcuno che ti ama solo perché sei tu e non perché per lui hai qualcosa del futuro cigno. Ci stai pensando, e ti viene anche in mente una bella lista.
Siamo nati così, miei piccoli ‘Howlers’, e ricordate che questa citazione di Lady Gaga non è una giustificazione: è un motivo di orgoglio.

giovedì 9 giugno 2011

Quasimodo, di Linda Parmeggiani:

I ragazzi dello spettacolo "Quasimodo" sul palco del
Teatro Bismantova di Castelnovo ne'Monti.

Anno 1482

C'era una volta Parigi.
Le campane della cattedrale suonano sulla città e svegliano le genti scandendo con fermezza l'inizio di una storia di vita, di morte, di odio, amore e dolore.
Ecco le strade che si affollano di anonime persone ed ecco i profumi e i colori che i poeti del tempo cercano di intrappolare nella carta perché vivano in eterno.
Ecco gli zingari e le belle danzatrici che incantano i passanti derubandoli dei cuori e del denaro.
Ecco lo specchio di un tempo di mezzo, un'era che sta precipitando nel suo veloce avvenire, il suono delle campane della cattedrale di Notre-Dame scandisce il respiro affannato di un tempo duro come la pietra e complicato come una statua, ma soprattutto che nasconde un'immenso segreto.
Nell'oscurità del campanile vive il deforme campanaro: un Mostro.
Può un uomo provare pietà per un tale mostro?
Come può questo orrendo re dei folli provare amore ?
Come fare un mondo senza povertà e frontiere?
Il tradimento sta nella carne o nella mente?
Ma soprattutto , chi è il vero Mostro della storia?

Victor Hugo ci pone queste e molte altre domande nel suo famoso romanzo Notre Dame de Paris che recentemente Riccardo Richard Cocciante insieme a Luc Plamondon (per la versione francese) e Pasquale Pannella (versione italiana) hanno riproposto in chiave musicale, precisamente in un Opera Popolare.
L'opera narrata dal poeta Gringoire percorre tutta la storia del gobbo Quasimodo che imprigionato dall'arcidiacono Frollo nella cattedrale s'innamora della bella Esmeralda, una zingara che vive con il protettore Clopin e tutti gli altri stranieri nella Corte dei Miracoli, luogo oscuro e misterioso nella periferia di Parigi. A sua volta Esmeralda si innamorerà di Febo, l'affascinante capo delle guardie, però, molto vicino al giorno delle nozze con la determinata Fiordaliso. La tragica conclusione racchiude in se molto più di ciò che ogni breve sunto, ovviamente, può trasmettere. Ecco perché non si può fare altro che assistere a questa opera per entrare immediatamente nella bellezza della storia.

In questi giorni la Scuola di Danza e Teatro Arcobaleno di Castelnovo ne'Monti ha portato a Teatro una fedele rivisitazione dell'opera su regia di Francesca Bianchi.

"Il teatro in montagna ha poche entrate. Abbiamo cercato di fare più serate possibili a scopo di una maggiore sensibilità teatrale"

Parla Luca Quercioli insegnante della scuola di danza, ma prima ancora ballerino professionista diplomato all'accademia Cosi-Stefanescu di Reggio Emilia.
Tutti gli anni la scuola di danza di Castelnovo ne' Monti porta a teatro un saggio di fine anno a tema ogni volta diverso. Quest'anno, però, si è rivelato qualcosa di più importante che il semplice saggio. Come ci spiega l'insegnante, quella che  è avvenuto è stata una vera e propria opera di sensibilizzazione in una montagna dove raramente possiamo essere spettatori di spettacoli di danza. Si cercato così di trovare più spazio possibile per quest'arte, anche svolgendo spettacoli ad entrata gratis, fatte apposta per i ragazzi e così che si possa capire l'importanza che la cultura ha soprattutto ai giorni d'oggi. I protagonisti di questo importante passo che la montagna ha accolto calorosamente sono loro, i numerosi ragazzi tra i 7 e i 20 anni che divertendosi e giocando hanno creato un'occasione per imparare e capire l'importanza della cultura, di discipline come la danza, il teatro, la musica e il canto.

"La danza nasce come Arte, come musica che si traduce in movimento. La danza, come il teatro e la musica, è una disciplina dove non vi è competizione ma la bellezza di mettersi in gioco e di creare un gruppo. Nel momento in cui i miei ragazzi ballano sul palco creano qualcosa di bello, senza nulla da perdere, si crea così un gruppo e quindi anche un'educazione. L'esibizione è puro divertimento, motivo di emozione ma richiede anche molta concentrazione e impegno."

Luca ci spiega così la molteplice funzione che una disciplina come l'arte può avere sui giovani ovvero scopo di divertimento, di ritrovo, di sfogo da un mondo sempre più materiale. Ma anche un ottimo contesto dove imparare a crescere e ricevere un' educazione al lavoro e all'impegno sempre ripagato. Insomma il posto giusto dove ogni ragazzo può imparare a crescere sentendosi parte di un gruppo che ha bisogno di lui e quindi lo incarica di certe responsabilità che lo fanno sentire in un qualche modo importante, soddisfatto, divertito, emozionato.
Proprio in questo clima di educazione il Presidente della scuola nonché costumista, truccatrice e professoressa madrelinguista di Francese, Valerie Ferrari ha avuto l'idea di portare lo spettacolo dentro la scuola, di porlo proprio al centro del ritrovo più importante dei ragazzi della montagna che sono anche i protagonisti di questa storia e i futuri protagonisti di questo paese. Valerie ha coinvolto così una terza del liceo linguistico (3Q) che ha partecipato allo spettacolo insieme agli allievi della scuola, interamente in lingua francese.

"Una lingua straniera implica sopra ogni cosa la comunicazione e questo spettacolo è un'occasione per i ragazzi che studiano la lingua di dimostrare le proprie capacità. Per me è un modo di rendere di una classe, un gruppo e coinvolgere ognuno di loro, uno per uno, perché tutti abbiano la propria soddisfazione nel vedere e capire che ne sono capaci, capaci di comunicare in una lingua straniera e di mettersi in gioco."

Questo spettacolo è quindi diventato anche per Valerie, qualcosa di più importante che un semplice spettacolo. Portandolo dentro la scuola abbiamo provato con occhi e orecchie, sulla nostra pelle come la cultura possa formare teste e caratteri.
Un ottimo aiuto a ragazzi che si dovranno preparare ad un domani forse non ben definito, ma che saranno pronti ad affrontare grazie a tutto ciò che stanno vivendo ora.

"Potrei fare lezione sul libro, insegnare semplicemente grammatica e far ripetere le regole a memoria. La verità è che per me gli alunni non sono dei numeri, ma delle persone e io mi sento in dovere di formare questi ragazzi, di educarli e fare in modo che sviluppino l'autostima, che diventino così forti che potranno studiare tutto e bene, soprattutto le lingue straniere. Sul palco vengono fuori le insicurezze e le qualità dei ragazzi ed essendo basato su tante competenze come il teatro, la danza, il canto e la musica ognuno ha la possibilità di impegnarsi e di divertisti trovando motivazione nella propria soddisfazione."

Valerie crede fortemente in questo progetto e ci rivela col cuore che :
"La mia realizzazione, come insegnante e come persona sta nel loro riuscire, nel vedere le loro qualità emergere e con loro le tante soddisfazioni"

Soddisfazioni che anche gli allievi della scuola di danza come i ragazzi della classe coinvolta sentono fortemente come ci racconta un' allieva della scuola di danza: 
"Quando sono venuta qui all'inizio non sapevo fare niente. Poi lavorando ho ottenuto molto risultati
A dire la verità non mi aspettavo di poter fare così tanto e che questa esperienza potesse diventare una cosa così grande."

Questo ambiente pieno di cultura è molto lontano dal rapporto che spesso e purtroppo vi è tra insegnante e alunno. Insomma si realizza qui una vera e propria scuola di vita. Come ci spiegano Erika Corradini e Vanjal Dapretto che lavorano soprattutto con i bambini più piccoli nella scuola di danza:

"Più che il lavoro di insegnante, lavorando con dei bambini, si sviluppa un ruolo di studente-insegnante, perché bisogna innanzitutto imparare a capire la loro richiesta per poi poter insegnare i vari movimenti"

Anche Luca ci racconta di un rapporto di fiducia e stima che si viene a creare con i propri allievi. Un immenso mix di fiducia, impegno, disciplina, divertimento, vita e passione che vanno a creare questa cosa immensa che è la cultura e che bisogna continuare a promuovere soprattutto qui, nella nostra montagna, tra noi giovani.
Concluderei così con le parole dell'insegnante di Teatro, attrice e regista dello spettacolo Francesca Bianchi che penso possano riassumere molto bene tutto ciò che è stato detto.
Grazie a tutti quelli che hanno visto lo spettacolo e che si sono emozionati con noi.

"Fare teatro con i ragazzi significa dar loro la possibilità di aprire il cuore a nuovi orizzonti, di guardar meglio al di là del proprio confine, rendendosi conto di quante svariate forme di vita ci siano accanto alla nostra. Teatro è vivere altre vite. Dar voce ad altre persone. Comunicare emozioni, passioni con verità ed estrema semplicità. L'aver unito, poi, il teatro con la danza, credo che sia stato un obiettivo "presuntuosamente raggiunto"! Due discipline in un' unica dimensione, abbattendo le linee di confine dell'una e dell'altra. Lo spettacolo " Quasimodo" nasce non soltanto dall' occasione di far toccare con mano una colonna portante della letteratura francese e mondiale, ma diventa un'importante occasione per dar voce a temi attualissimi che, ahimè, dilagano nel nostro presente: i pregiudizi, la paura per tutto ciò che è "sconosciuto", l'emarginazione sociale e l'arroganza di parte della società. Che l'ARTE, possa diventare così uno strumento alto, nobile e necessario nel tentare di togliere potere ai "mali della nostra società".

La serie A sotto processo, di Christian Petrone:

Il capitano della Roma, Francesco Totti

Il Milan vince lo Scudetto per la 18esima volta.
Il pareggio per 0 a 0 sul campo della Roma issa i rossoneri a quota 78 punti in classifica e dà a Ibrahimovic e compagni la certezza matematica del titolo.
Impazziscono i sostenitori dei rossoneri giunti fino all'Olimpico, impazzisce Galliani, che ha raggiunto i giocatori in campo insieme a Barbara Berlusconi.
L'ultimo tricolore vinto risale al 2004; pareva che il Milan avesse dimenticato come si vince.
La risposta è nello scudetto, fortemente voluto e meritato, dopo aver visto trionfare per 5 anni consecutivi i cugini nerazzurri.
Decisivo Allegri che spinge per cedere Ronaldinho e avviare un ciclo vincente con nuovi giocatori, facendo discutere come quando mise in panchina i “senatori “ come  Pirlo e Seedorf, rivitalizzando giocatori come Abbiati e Gattuso.
Ci sono gli acquisti importanti come Boateng e Van Bommel, e ovviamente anche nel  reparto offensivo, con Ibrahimovic, Robinho e Cassano con anche il rigenerato Pato.
Il Milan si ritrova anche con la difesa meno battuta del campionato, tutto questo non solo grazie a uno straordinario Abbiati, ma a una coppia di centrali come Nesta e Thiago Silva decisivi per lo scudetto quanto gli attaccanti.
Insomma la società sul mercato non ha sbagliato nulla, anche quando sembrava mollare come quando perse contro il Palermo, la squadra si è saputa risollevare e rimanere sempre in testa alla classifica fino alla fine.  Dunque Scudetto meritato, la squadra ha avuto sempre continuità di risultati, come spettacolarità del gioco però credo che ci sia stato di meglio.

Gli altri  verdetti del campionato vedono l'accesso diretto in Champions per Milan, Inter e Napoli; l'Udinese strappa il quarto posto alla Lazio all'ultima giornata, che vuol dire preliminari di Champions.
Le due sorprese sono proprio Napoli e Udinese che dopo tanti anni ritornano nell'Europa che conta.
Le grandi deluse invece, sono le due romane, Lazio e Roma, per loro solo Europa League che sa di fallimento. Infatti tutte e due le squadre, specialmente i giallo-rossi si aspettavano almeno la qualificazione Champions. Forse la più sminuita è proprio la Roma, che dopo aver sfiorato lo Scudetto l'anno scorso, si ritrova solo con un misero sesto posto e tanti problemi da risolvere con la nuova proprietà. Si può consolare solo con i 5 derby vinti e con un Francesco Totti più in forma che mai, l'eterno capitano anche quest'anno in doppia cifra, con 15 gol oltre che a superare Baggio nella classifica cannonieri di tutti i tempi con 207 gol in A,  pare essere l'unico punto di partenza anche per  la prossima stagione.
Nell'altra sponda di Roma invece, si è contenti a metà, anche se la Lazio non andrà in Champions, comunque resta un gran bel campionato fatto dai biancocelesti, Reja ha saputo creare un gruppo forte e coeso, con la soddisfazione di essere arrivato sopra alla Roma, ma con quei 5 derby persi che gravano parecchio ai tifosi della Lazio.
Europa League anche per il Palermo, che strappa il posto alla Juve per la finale di coppa Italia conquistata.

In zona salvezza si salvano dalla B: Chievo,Parma,Catania,Cagliari,Cesena,Bologna e Lecce. Retrocedono nella serie cadetta: Bari, Brescia e Sampdoria. I Doriani si sono quasi auto condannati vendendo Cassano e Pazzini, credo che con loro sarebbe stata tutta un altra musica, ma si sa il calcio è cosi, fatto da episodi.

L'arma più potente, di Marco Culeddu

L'arma più potente: la parola, libera come il sapere

Ai ragazzi e ai prof di questa scuola, ma in generale a chiunque sia capace di ascoltare.

Dal momento che questo mondo ci sta atrofizzando il pensiero, tra social network e televisioni sempre più di parte, avrei intenzione di proporre a tutti un "Centro della parola LIBERA". Visto che l'anno scolastico sta finendo chiederei di rinunciare a qualche lezione di educazione fisica che, parliamoci chiaro, è una materia che si può saltare, prediligendo un infarinatura sul sapere. Non facciamo il gioco dei potenti che ci voglio semplicemente schiavi della nostra ignoranza.
L'intento sarebbe quello di fare veri e propri gruppi di informazioni, dibattiti culturali su ogni tipo di realtà che tocca i nostri giorni.

Spero che questo progetto vi interessi, grazie.

DRAGOZILLA CAPITOLO TERZO

Buon giorno amici miei!!… oh, no. Non piangete! Vi prego!
No, non fate così! …In fondo il nostro non è un addio! Ci rivedremo, vi prometto che ci rivedremo.
Ogni volta che qualcosa di troppo surreale in questo mondo vi salterà all'occhio e vi scombussolerà la routine della zona sud-ombelicale, io sarò li al vostro fianco pronto a gettare fuoco per difendere la vostra dignità!
Lo so, sarà difficile anche per me lasciare questo inferno. Mi ero quasi abituato a vedervi correre di qua e di la per i corridoi della scuola, a vedervi imprecare in tutte le lingue del mondo (dopo il consueto segno della croce pre-interrogazione) in lacrime per i vostri miseri voti, dei numeri che credetemi, non serviranno a nulla nella vostra vita.
Però, voi siete così, sempre pronti a rincorrere numeri e mai disposti a rincorrere idee o persone.
Ma, in fondo, vi capisco, come potrei non capirvi?
Certo, la classe dirigente (quest'anno un po' precariamente sfigata) dei professori non vi aiuta molto, costretta a strette misure da una nozionisticamente INADATTA Gelmini.
Ricordatevi, ragazzi miei, che a loro basterebbe firmare il registro e poi potrebbero fare qualsiasi cosa: leggere un libro di vespa con il commento di sgarbi, andarsi a prendere un caffè e poi accorgendosi che è aumentato il prezzo delle macchinette tornare in classe più schizzati di prima, ballare e saltare sulla cattedra sulle note di Dancing Queen.. MA, quella sola firma nel registro, basterebbe a testimoniare loro di aver fatto lezione in modo corretto ed adeguato. Quindi, dovete considerare i vostri BRAVI professori, che davvero fanno lezione e vi insegnano qualcosa, come delle persone molto ONESTE, degne di stima e che ci tengono davvero sia a voi che al futuro di questo paese.
Gli altri?.. Sempre augurando che non abbiate a che fare con professori del genere, io non esiterei a segnalarli, poiché , a tutti gli effetti, stanno fregando lo stato e vogliono male al Nostro Vostro futuro.
(NB: Lo stato incita questo tipo di prof. tutto numeri, voto, nozionistica… Fatevi le vostre domande e traetevi delle conclusione , potete e dovete farlo. ) e vorrei precisare, riferimenti a COSE e persone non sono puramente casuali, per questo vorrei aggiungere: Don’t matter if you’re black or white. AHU!
Se per di più i questi prof vi fanno venire la fobia del voto, l'unico consiglio che posso darvi è TENETE DURO. Appena usciti da questa scuola, se lo vorrete, potrete diventare la nuova classe governante e allora potrete riscattarvi con una nuova riforma scolastica ……..Oppure, potrete sempre vincere l'Oscar e insultare tutte le persone che vi hanno dato da fare nel discorso di accettazione.
Ma.. che mi sta succedendo? Tutta questa malinconia dell'arrivederci mi ha fatto scattare un’ orribile indole da mamma chioccia… Drago… non ti riconosco più.
Quindi, smettiamola di parlare di valutazioni, numeri e passiamo ad un argomento più INFUOCATO :

LA FESTA D'ISTITUTO (poooooooooooooooo)

Non vi è ancora stato riferito dai vostri bellissimi, intelligentissimi, superdotatissimi rappresentanti d'istituto, ma la festa quest'anno la organizzerò io. (pooooooooooooooo)
Dunque, la mia lingua infuocata non può trattenersi dal anticiparvi alcune cose..
Ho voluto intitolare la nostra festa "O Day" ovvero "Opus Day".
(qui l'autore apre una grande parentesi sulla spiegazione del nome che vi risparmiamo per farvi rimanere zoppi e ignoranti…dai su, wikipedia non costa un cazzo, puzzoni! )
Ho pensato di dividere i diversi spazi della scuola in luoghi dove poter svolgere diverse attività. Partiamo dalla prima zona:

ZONA1 : "The Fighter Zone" ovvero "La zona rissa per piccoli talenti della box".
Posizionata sotto all'edificio dei tecnici è una zona all'aria aperta che permette alle ragazzinE di sfogare il proprio talento nelle arti oratorie scurrili e alla lotta libera. Appena accanto sarà posto un banchetto di bibite e possibile distributore di paglie per il pubblico urlante che andrà certo dissetato e ristorato dopo le esaltanti incitazioni alle piccole lottatrici. Il divertimento è assicurato. Non mancheranno documentazioni ufficiali su Youtube e perché no YouPorn.

ZONA2 : "Aula Televisione". Mi sono posto il problema della noiosità delle aule cinema dove si vedono sempre gli stessi film da almeno 50 anni che possono variare da Tatanic fino ad un troppo azzardato Harry Potter. Ho così deciso di piazzare un'aula televisione dove si potranno vedere le repliche di uno Sgarbi notturno, il rallenty delle facce schoccate della Durso e ovviamente un commento in diretta del mio amicone Signorini sui vestiti limoncì, limoncè della Regina che porterà in tour a Castelnovo nei morti il matrimonio del bel nipotino. Ma soprattutto porterà tra noi comuni immortali (ehy ragazzi..sono un drago!) anche quello sempre tronco e non ancora maritato che sarà lo special Guest venerdì 10 al SoSoSoSophia.. “BAISO ti porto in Paradiso” ..alla faccia della Chiesa anglicana.

ZONA3:”Ballotto ma non mollo”. Dati i recentissimi avvenimenti politici (dai su..questa la saprete..i ballottaggi!!) , vorrei finalizzare un piccolo spazio allo scontro diretto tra giovani padani e giovani paGani proprio per incentivare allo smarrito senso civico (probabilmente ancora in dubbio nella selva insieme a Dante.. ) che inonda l’edificio coloniale che ci sforziamo di chiamare scuola. Talmente brutto che, ormai, ha le rughe..e stanno provando a fargli un lifting a cui verrà dedicata una puntata di Extreme Makeover su DiscoveryRealTime. Ma guai essere di parte, PER CARITA’ DI SAN WOITYLA!, è un peccato mortale e non sarebbe possibile alleggerirlo nemmeno con la vendita di qualche migliaio di indulgenze. Non siamo mica ai tempi dell’Inquisizione! Qui ci si può anche NON presentare in tribunale, tanto c’è il LEGITTIMO impedimento! E.. a propositivo.. mi raccomando… evitate di andare a votare il 12 e 13 giugno.. è meglio che vi riprendiate dalla sboccata post-sbornia di fine anno (completamente meritata e consentita)
“SU LE MANI ITALIANI” che intanto vi inficchiamo il dito medio di Galileo negli ani..

ZONA4: non poteva mancare la zona bunga-bunga\fumo (ma fumo peso..) che ancora non so se metterla nella via Peppino Impastato (che poi voglio dire..ci mancava soltanto una via intitolata a un terrone! C’è.. perdincibaccolina..siamo dei montanari VEH noi! Mica dei mafiooosi!!...) oppure non mettere grandi barriere per ciò e lasciare che si faccia ovunque…tutto questo sempre per rappresentare lo Stato di cui tanto ci piace credere di essere sovrani e che tanto amiamo. Se non fosse che appena si va in un’agenzia di viaggi consigliano di andare all’estero, perché per stare via una settimana bisognerebbe essere i gestori del PippisBar..

Siamo arrivati alla conclusione ormai. Che bell'anno però, pieno di assurdità ossigeno per il mio fuoco.
In fondo se non esistessero tutte queste cose, come potrei passare i miei pomeriggi?
Un po' come tutti i comici italiani.. morirebbero di fame senza le perle del buon Silvio e di tutto il suo seguito destro e sinistro.
Intanto ragazzi, vi ringrazio per avermi sopportato, ma ancor di più per avermi insultato, per avermi odiato o per avermi soltanto letto distrattamente.
Ringrazio anche te che non sai nemmeno che esisto perchè …… No, che dico? Tu puoi anche andare a quel paese, BRUCIA , INUTILE IGNAVO!!! Buahahah .. va bene, non ci sto davvero più dentro.
e a tutti gli altri.. CI VEDIAMO A SETTEMBRE!!
in bocca al lupo agli esaminandi… tanto più di 60 non prendete... Tiè
(sisi..toccatevi pure il pacco e la tetta sinistra, tanto non cambia un bel … pomodoro secco! )

…La coda del drago spunta dai posti più insospettabili….
Parola di Francesco Amadori!

La Terra ci sta chiedendo aiuto, cosa possiamo fare? di Andrea Dallari:


Ultimamente si è discusso a lungo sul tema dell’energia nucleare.
Durante le mie ricerche ho trovato alcune informazioni che mi hanno fatto riflettere molto, come, per esempio, i metodi di smaltimento delle scorie radioattive che, a mio parere, non sono proprio dei toccasana per l’ambiente.
Al momento non si sono ancora scoperti metodi completamente sicuri per la produzione di energia nucleare. Si pensi a ciò che successe a Černobyl, dove gli errori dell’uomo hanno provocato la morte di molte persone e hanno segnato i destini delle future generazioni.
Le scorie radioattive non sono, nemmeno loro, sicure, in quanto necessitano, per la maggior parte, di tempi di decadimento radioattivo estremamente lunghi e l’impatto ambientale è notevolmente negativo, vista la moltitudine di radiazioni rilasciate.
Il pensiero di alcuni favorevoli al nucleare si basa anche sul fatto che, lungo il confine italiano con altri Paesi, ad esempio quello francese, le centrali nucleari sono già presenti. Quindi, l’affermazione comune tra molti è la seguente: “Perché non fare le centrali nucleari anche in Italia? Tanto, se dovessero scoppiare quelle centrali, ci andremmo di mezzo anche noi”.
Penso che sarebbe positivo se iniziassimo ad ascoltare il nostro pianeta Terra.
Ogni giorno ci regala le cose essenziali per permetterci di vivere: acqua, sole, aria.
L’unica cosa che ci chiede in cambio è di rispettarlo e siccome, invece di aiutarlo, lo devastiamo sempre di più, lui ci sta avvertendo di ciò che è capace di fare, dandoci segnali forti attraverso eventi climatici, come lo tsunami avvenuto il 12 gennaio 2010 ad Haiti, che ha causato circa 230.000 vittime; oppure l’uragano Katrina, considerato uno tra i cinque uragani più forti della storia degli Stati Uniti, che ha causato circa 1.800 vittime, per non parlare del Giappone, dove lo tsunami che ha investito la centrale nucleare di Fukushima ha segnato la vita di moltissima gente.
Se non facciamo qualcosa in futuro potrebbe esserci un esponenziale aumento dei terremoti a causa del riscaldamento globale, o lo sconvolgimento del clima causato dal continuo spostamento dell’asse terrestre, anche questo in seguito ai terremoti e agli tsunami.
Cosa può fare, quindi, ciascuno di noi, per aiutare il nostro pianeta?
Basta veramente poco, ma fatto da tutti può diventare tantissimo.
Alcuni esempi possono essere i seguenti:
Quando si esce da una stanza, spegnere la luce; quando ci si insapona le mani, usare solo l’acqua necessaria, così come quando si fa la doccia e quando si lavano le stoviglie; tenere aperte le finestre fin quando c’è luce, evitando così di usare elettricità senza motivo o spegnere i computer quando ci si assenta per un po’ di tempo ecc.
Cerchiamo di aiutare la nostra Terra a sopravvivere, perché l’uomo è intelligente, ma la natura è indomabile.

Trinity college al Cattaneo dall'Aglio. Di Simone Zobbi


CASTELNOVO MONTI. Sono terminati martedì 3 Maggio gli esami del Trinity College, all'istituto Cat-taneo Dall'Aglio, che da circa dieci anni è il centro di certificazione della montagna. A questa sessione d'esami hanno partecipato 35 stu-denti e la nota positiva è che buona parte degli esaminandi frequenta un istituto tecnico. Gli esami sono andati bene, a riferirlo è Maria Gabriella Piazzi, docente d'inglese della scuola, che spiega il progetto: «Abbiamo avviato questa iniziativa da alcuni anni, perché cre-diamo nell'importanza dell'inglese. Soprattutto oggi questa è un'importante opportunità che si offre non solo agli studenti, ma
anche ai cittadini. Avere una certificazione di questo livello riconosciuta anche dalle università, è una occasione unica. E' molto motivante per gli studenti pre-pararsi a questo esame, perché sanno che devono parlare per dieci minuti (ma anche trenta, a seconda del livello dell'esame ndr) con un esaminatore man-dato dal Trinity su temi d'attualità o d'interesse generale, e dall'altra parte del tavolo ci sta una persona che sa solamente l'inglese, perciò bisogna farsi capire. Per questo noi docenti d'inglese prepariamo attentamente i nostri ragazzi già da qualche mese prima». Chi volesse iscriversi a questo esame può rivolgersi all'Euroclub di Castelnovo o mettersi in contatto con la professoressa Piazzi tramite il Cattaneo-Dall'Aglio.

Divagazione sul piccolo paese e sui suoi abitanti. Di Benedetta Valdesalici

Ho visto un piccolo paese.
L' ho visto davvero, si aggrappava alle gonne dei grandi sperando di non cadere.
Ho visto uomini senza morale, senza capacità e coraggio occupare pol-trone immeritate.
Li ho visti banchettare sulla carcassa del piccolo paese sommerso dai rifiuti, rifiuti che qualcuno vorrebbe anche radioattivi. Li ho sentiti ride-re. Giuro.
Ho visto insegnanti precari, lavoratori disoccupati, giovani andarsene con una laurea in tasca e un biglietto aereo in mano.
Ho visto un tramonto bellissimo, nel piccolo paese.
Ho visto ladri incravattati purificati dalla professione di fede.
Ho visto fabbriche chiudere, operai andarsene.
Mi hanno detto che con la cultura non si mangia.
Mi hanno detto che non c'è spazio, che sono solo un numero, che non c'è futuro per me.
Il piccolo paese qualche volta mi fa mancare il fiato.
Mi fa piangere, il più delle volte mi fa incazzare.
Ho visto uomini costretti al silenzio, ho visto uomini ammutoliti, altri con il coraggio di urlare che questo non è il loro, questo non è il nostro, di paese.
Ho visto tanta rabbia.
Ho visto molta disillusione, troppa disillusione.
Ho visto un uomo nel piccolo paese, aveva paura di dimenticare
Scriveva storie, scriveva la Storia, sui sassi poi li gettava in mare. I suoi gesti erano lenti, quasi si fosse abituato alla sua condanna.
Una punizione che non avrà fine.
Il mare non si riempirà.
Cercano di accecarci.
Aprite gli occhi.
Ne va del nostro paese.

Buone vacanze piccoli abitanti.