giovedì 9 giugno 2011

Divagazione sul piccolo paese e sui suoi abitanti. Di Benedetta Valdesalici

Ho visto un piccolo paese.
L' ho visto davvero, si aggrappava alle gonne dei grandi sperando di non cadere.
Ho visto uomini senza morale, senza capacità e coraggio occupare pol-trone immeritate.
Li ho visti banchettare sulla carcassa del piccolo paese sommerso dai rifiuti, rifiuti che qualcuno vorrebbe anche radioattivi. Li ho sentiti ride-re. Giuro.
Ho visto insegnanti precari, lavoratori disoccupati, giovani andarsene con una laurea in tasca e un biglietto aereo in mano.
Ho visto un tramonto bellissimo, nel piccolo paese.
Ho visto ladri incravattati purificati dalla professione di fede.
Ho visto fabbriche chiudere, operai andarsene.
Mi hanno detto che con la cultura non si mangia.
Mi hanno detto che non c'è spazio, che sono solo un numero, che non c'è futuro per me.
Il piccolo paese qualche volta mi fa mancare il fiato.
Mi fa piangere, il più delle volte mi fa incazzare.
Ho visto uomini costretti al silenzio, ho visto uomini ammutoliti, altri con il coraggio di urlare che questo non è il loro, questo non è il nostro, di paese.
Ho visto tanta rabbia.
Ho visto molta disillusione, troppa disillusione.
Ho visto un uomo nel piccolo paese, aveva paura di dimenticare
Scriveva storie, scriveva la Storia, sui sassi poi li gettava in mare. I suoi gesti erano lenti, quasi si fosse abituato alla sua condanna.
Una punizione che non avrà fine.
Il mare non si riempirà.
Cercano di accecarci.
Aprite gli occhi.
Ne va del nostro paese.

Buone vacanze piccoli abitanti.

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