LUCA DALLARI
I: Nome e cognome?
L: Luca “Luke Jack” Dallari.
I: Molti sostengono che tu sia stato eletto solo per la tua bellezza fisica, cosa rispondi?
L: Non vedi che figo da paura che sono?
I: Quali sono i tuoi obbiettivi come rappresentate degli studenti?
L: Rispettare i punti e far ridere i miei elettori.
I: In molti ti tacciano di populismo, cosa ne pensi?
L: Che cazzo è il populismo!?
I: Pensi che la nostra scuola abbia bisogno di cambiamenti radicali?
L: Non lo penso; penso che dovrebbe essere più autonoma, che non debba essere influenzata dall’esterno, ma tutto sommato va abbastanza bene.
I: Cosa ne pensi dei fatti che stanno riguardando la scuola italiana negli ultimi tempi?
L: Io penso che la scuola debba trovare un sistema efficiente e stabile e poi mantenerlo, fregandosene di riforme e altro.
I: Cosa ne pensi delle elezioni scolastiche di quest’anno, in cui ci sono state liste sempre più simili fra loro e molte demenziali?
L: Penso che in un mondo nel quale basta alzare la testa per piangere ci vuole uno stupido che faccia ridere.
I: Si ritiene quindi abbastanza stupido per farci ridere?
L: (risponde cantando “Hakuna matata” accompagnato da coreografie, riuscendo a far ridere il redattore in questione)
I: C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti dirmi?
L: (canticchia la colonna sonora di Star Wars e saltella pacioccosamente per pensarci) Nutella, Nutella, Chitarra, Nutella, Nutella, Chitarra, Nutella. Che cosa significa “amare”?
I: Aspre, non dolci.
L: Ma vedi d’annattene…
GIULIANO GABRINI
I: Nome e cognome?
G: Giuliano e Gabrini.
I: Perché pensi di essere stato eletto?
G: Me lo sto ancora chiedendo.
I: Quali sono i tuoi obbiettivi come rappresentate degli studenti?
G: Riportare sul giornalino ciò di cui si parla in consiglio d’istituto, partecipare attivamente al consiglio d’istituto, organizzare un buon monteore e abolire l’ICI sulla prima classe.
I: In molti ti tacciano di populismo, cosa rispondi?
G: E’ un’invenzione di voi giornalisti dell’opposizione.
I: La tua lista è sembrata un po’ snob nelle idee e negli atteggiamenti, cosa ne pensi?
G: La nostra lista ha detto quello che pensava. Gli elettori erano liberi di non votarci. Se in molti ci hanno votato vuol dire che condividevano le nostre idee.
I: Pensi che la nostra scuola abbia bisogno di cambiamenti radicali?
G: Probabilmente no, i cambiamenti radicali devono riguardare gli esterni che si intromettono all’interno.
I: Cosa ne pensi dei fatti che stanno riguardando la scuola italiana negli ultimi tempi?
G: Che non sono perfettamente informato, quindi non mi permetto di esprimere un giudizio.
I: Cosa ne pensi delle elezioni scolastiche di quest’anno, in cui ci sono state liste sempre più simili fra loro e molte demenziali?
G: Non c’è tanto da pensare: finche non si stabilirà una commissione di taglio per le liste è normale che succeda così.
I: C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti dirmi?
G: E’ divertente essere intervistato dal giornalino di cui sei redattore.
I: C’è quindi un conflitto di interessi…
G: Ma che conflitto di interessi! Sono stato frainteso, sono stato frainteso!
MATTEO MERLINI
I: Nome e cognome?
M: Matteo Merlini.
I: Perché pensi di essere stato eletto?
M: Perché sono figo.
I: E’ circa la stessa risposta che ha dato Luca Dallari…
M: Ma la mia è fondata.
I: Quali sono i tuoi obbiettivi come rappresentate degli studenti?
M: Io non centro niente con la mia lista. Avevo intenzione di fare una lista per conto mio, mi hanno chiesto se volevo far parte della loro lista come candidato principale. Ho detto: “ Fate quel che vi pare, tanto vengo eletto.”. Già l’anno scorso avevo rischiato, quest’anno sono andato su.
I: Pensi che la nostra scuola abbia bisogno di cambiamenti radicali?
M: Beh, no radicali no, piccole modifiche.
I: Cosa ne pensi dei fatti che stanno riguardando la scuola italiana negli ultimi tempi?
M: Io non condivido molti punti della riforma Gelmini, ma alcuni secondo me sono giusti.
I: Quali sono quelli che condividi?
M: Abolire tante facoltà universitarie inutili e tagliare il personale ATA.
I: Cosa ne pensi delle elezioni scolastiche di quest’anno, in cui ci sono state liste sempre più simili fra loro e molte demenziali?
M: La mia lista era la più seria di tutte. C’erano liste veramente poco serie: questo mi fa male al cuore.
I: Puoi dirci qualcosa sulla proposta del sottopassaggio?
M: C’è stato consigliato un porticato: la spesa per il sottopassaggio è troppo elevata. In consiglio di istituto han detto che la scuola arriverà a febbraio senza soldi, quindi sarà difficile…
(Arriva una mosca moribonda)
M: E’ in diffi…
I: C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti dirmi?
M: Darei più potere alla Barbieri e più considerazione verso i geometri. Eterna fedeltà alla vice!
MATTIA ZANOTTI*
I: Nome e cognome?
M: Zanotti Mattia.
I: Perché pensi di essere stato eletto?
M: Simpatia più che altro, amicizia. Magari sono piaciuti anche i punti della lista, ma è stato più che altro per simpatia.
I: Quali sono i tuoi obbiettivi come rappresentate degli studenti?
M: Un bel monteore, con gente interessata non nei corridoi, e una sicurezza efficiente. Sono disposto a sentire tutti i problemi e andare incontro alle problematiche.
I: Pensi che la nostra scuola abbia bisogno di cambiamenti radicali?
M: No.
I: Cosa ne pensi dei fatti che stanno riguardando la scuola italiana negli ultimi tempi?
M: Non sono d’accordo con le maniere: non sono giuste le occupazioni, bisogna parlarne con gente competente.
I: Dato prima dell’intervista stavi parlando dell’ora di religione con Gabrini, che pensi riguardo a questo tema?
M: Penso che sia fondamentale difendere l’identità cattolica. Non sono praticante ma per me è una cosa giusta.
I: Ma la nostra costituzione sancisce che non ci siano differenze fra religioni al cospetto dello Stato…
M: Sarò anticostituzionale…
I: “Per una scuola più pulita” a molti è sembrato uno slogan razzista…
M: Ci sono stati dei problemi perché abbiamo cambiato nome… Doveva sostenerci la Lega, ma i volantini sono arrivati tardi e abbiamo dato un nome alla lista senza darci peso. Mi dispiace che sia stato inteso come razzista.
I: Cosa ne pensi delle elezioni scolastiche di quest’anno, in cui ci sono state liste sempre più simili fra loro e molte sono state demenziali?
M: Le elezioni sono sempre più un motivo per perdere tempo. Secondo me non è giusto questo modo di affrontarle. Il rappresentate degli studenti è una persona importante a scuola e quindi dovrebbe essere un minimo qualificato e competente.
I: C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti dirmi?
M: Posso chiederti cosa pensi della mia lista? Dei tanti voti che abbiamo preso?
I: Senza scendere in merito alle idee del partito, penso non sia giusto che una lista scolastica si appoggi direttamente a un partito, dato che non se ne possono realizzare i punti principali a scuola. La vostra lista rischia di essere eletta più per appartenenza politica che per i punti e le persone. Anche voi, inoltre, avete messo qualche punto demenziale come le ragazze di miss Padania. In quanto ai voti…ognuno è libero di votare come gli pare.
M: Appoggiarsi a un partito può essere d’aiuto per organizzare meglio alcune cose: noi puntiamo sui dibattiti politici, penso che sia giusto portare la politica a scuola, tu no? Miss Padania era solo un punto scherzoso che in una lista ci può stare.
I: Io sono d’accordo con la politica a scuola, penso sia importantissima, ma si può fare anche senza l’appoggio di un partito: l’appoggio di un partito rischia di portare solo un effetto negativo a un dibattito.
*L’intervistato ha chiesto di fare una revisione grammaticale all’interlocutore e redattore, che ha comunque cercato di attenersi il più fedelmente possibile al testo originale.
Giovanni Dolci
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