La prima impressione è quella che conta.
L’abito non fa il monaco.
Morale proverbiale: l’aspetto è importante, sia che venga curato, sia che venga architettato in modo che mostri l’esatto contrario della personalità del modello. Tutti partono a giudicare da ciò che vedono.
Una cosa è certa: nessuna generazione è mai stata fissata con le stravaganze della moda e dell’arte di mutare il proprio aspetto quanto quella corrente. La nostra.
In giro si vede di tutto, da ragazzi dark e punk fino ai confini dell’assurdo a fianco di gente tiratissima, oltre i limiti dell’odioso. In un certo senso è l’estremismo ad andare di modo, tanto da arrivare a cambiare perfino il modo di porsi di una persona, tanto che qualcuno arriva addirittura a lasciarsi morire di fame pur di trasformare il proprio corpo in quello di un manichino da vetrina, l’agognato ideale di magrezza.
Ma…in un mondo dove l’anoressia ostentata ha stufato (troppi film, troppi libri, troppe chiacchiere) , e la ricerca della perfezione si è ridotta a una gara noiosa e ossessiva a chi se la tira di più, ecco che i cantanti hanno deciso di andare contro corrente. Qui si cambia musica e si lancia una nuova tendenza, che speriamo prenda piede anche al di fuori del panorama musicale.
La moda dell’anno, negli studi discografici, è: essere fieri di ciò che si è!
Per la verità, la prima a uscire con un messaggio del genere scritto nel testo di un suo singolo era stata Cristina Aguilera molti anni fa-nel 2002- con Beautiful, però nessun altro cantante l’aveva seguita nella sua rivolta alla regola del bello per foza.
Al giorno d’oggi invece molte reginette del pop marciano su questo ritmo, per prima Katy Perry.
Secondo lei, baby, tu sei un fuoco d’artificio: non aver paura di esplodere in tutta la tua sorprendente personalità, lasciando tutti a bocca aperta.
Il video di questa canzone- con, tra le altre cose, la ragazza grassa che trova il coraggio di spogliarsi davanti agli altri durante una festa in piscina e il bacio gay,-presenta qualche analogia con quello di Beautiful.
Una delle odiate stelline emergenti della Disney, Selena Gomez, ha recentemente lanciato il suo ultimo singolo, una canzoncina spensierata che s’intitola Who Says [Chi Dice].
Sì, perché in fondo, amico lettore, chi dice che non sei perfetto? Chi dice che non sei carino o addirittura presidenziale? Dimmi chi ha detto una cosa del genere!
E poi, per ultima proprio perché è la più importante (rullo di tamburi…dai, che ci siete già arrivati), c’è lei, l’usurpatrice mostruosa (i suoi fan la chiamano Mamma Mostro per via di un suo Cd The Monster) di Madonna: Lady Gaga, imperatrice delle discoteche.
Il suo pezzo è l’esplosivo Born This Way dove il ritmo è così particolare da essere totalmente diverso da qualsiasi precedente canzone di Gaga, tanto che non sembra neppure lei.
La signora dalle mille parrucche ci informa di essere nata così e di non vergognarsi per niente.
Che ha voglia di criticare se lo prenda in quel posto, insomma, perché se spesso la musica si è rivelata lo specchio delle caratteristiche di una generazione o di una decade, allora questo vuol dire che stiamo cominciando sul serio a stancarci degli ideali di perfezione imposta ormai da qualsiasi cosa-giornali, tv, riviste, gente varia- e dei difetti immaginari.
Queste proteste cantate sono un “Piantala!” secco e deciso alla società della bellezza costruita. Ognuno è bellissimamente sé stesso, chiunque ha voglia di sentirsi come uno stupendo fuoco artificiale ogni tanto e,soprattutto, la verità suprema è che anche se magari sei davvero un brutto anatroccolo, c’è qualcuno che ti ama solo perché sei tu e non perché per lui hai qualcosa del futuro cigno. Ci stai pensando, e ti viene anche in mente una bella lista.
Siamo nati così, miei piccoli ‘Howlers’, e ricordate che questa citazione di Lady Gaga non è una giustificazione: è un motivo di orgoglio.